Una professione spesso considerata poco qualificante, ma da rivalutare e conoscere meglio. L’informazione scientifica è uno dei principali canali di diffusione delle nuove strategie terapeutiche messe a punto dall’industria farmaceutica.
L’informatore scientifico porta il nuovo farmaco dalla ricerca clinica all’utilizzo da parte dei pazienti interessati, grazie al costante dialogo con i medici di famiglia e gli specialisti. Una informazione scientifica qualificata porta, di conseguenza, ad un accesso corretto e ragionato alle terapie e ai farmaci migliori.
L’ informazione scientifica del farmaco consiste in tutto il complesso di informazioni relative alla composizione dei farmaci ad uso umano. Dalla loro attività terapeutica, alle indicazioni, alle precauzioni e modalità d'uso, il fatto che siano concedibili da parte del SSN o in fascia C, ai risultati degli studi clinici controllati. Destinatario di questo complesso di informazioni sono i medici ed i farmacisti, con lo scopo di assicurare un corretto uso del farmaco.
L’Informatore Scientifico del Farmaco può svolgere attività di informazione scientifica relativamente ai farmaci, alle specialità medicinali, ai presidi medico chirurgici ed ai prodotti dietetici ed erboristici. Il lavoro dell’ISF viene svolto per conto di una Industria Farmaceutica, ma anche nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale.Egli presenta periodicamente ai medici, ai farmacisti e ai veterinari della zona di lavoro assegnata le nuove specialità medicinali con le loro caratteristiche tecniche e i vantaggi terapeutici rispetto ad altri prodotti già distribuiti in commercio.
L’ISF presenta la composizione, le caratteristiche tecnologiche, l’efficacia terapeutica, le controindicazioni, i modi d’impiego e la posologia ottimale delle specialità medicinali sia per uso umano che veterinario ed ogni altra indicazione approvata dal Ministero della Sanità.
Il fine della sua attività è dunque quello di promuovere il corretto impiego dei farmaci da parte di medici di base, specialisti e farmacisti, qualora si tratti di medicinali preposti all’automedicazione.
D’altra parte, medici e farmacisti costituiscono per l’ISF un canale essenziale per raccogliere informazioni in merito all’efficacia ed alla risposta da parte dei pazienti al farmaco o alle specialità della propria azienda farmaceutica, raccogliendo anche notizie concernenti eventuali effetti collaterali o reazioni non note. Il contenuto dell’informazione scientifica si estende quindi al profilo di sicurezza del farmaco. L’ISF ha un ruolo attivo nelle procedure aziendali per l’osservanza delle normative inerenti la Farmacovigilanza.
Ogni azienda pianifica la frequenza ed i contenuti dei messaggi che l’ISF adotterà nelle visite ai medici in ambulatorio, studio e ambiente ospedaliero. L’ ISF inoltre visita i farmacisti (anche ospedalieri) per aggiornarli e raccogliere notizie in merito alla diffusione dei farmaci dell’Azienda.
L’ISF riferisce periodicamente all’Azienda, attraverso strumenti informatici, sui contenuti e sull’evoluzione dell’attività svolta, secondo quanto previsto dalle leggi e dal codice deontologico elaborato per la sua figura professionale.
L'Informatore Scientifico del Farmaco deve quindi possedere adeguate conoscenze sui medicinali e capacità relazionali elevate.
Questa figura professionale rappresenta un trait d'union tra industria e ricerca da un lato, e clientela dall'altro. Egli garantisce il feedback di notizie relative alla farmacovigilanza, segnalando eventuali effetti collaterali indesiderati che sono stati rilevati nell'uso quotidiano del prodotto. L'informatore scientifico solitamente ha un contratto di lavoro dipendente (contratto collettivo dell’industria chimica) ma può anche essere inquadrato come agente di commercio: in questo caso percepisce una percentuale sul fatturato, oltre a eventuali incentivi.
Gli sviluppi della carriera di ISF possono avvenire nell’ambito dell’Informazione Scientifica, verso il ruolo specialistico e/o verso la posizione di Capo Area. Successive evoluzioni possono essere nella Direzione dell’Informazione Scientifica di singole zone o dell’intero territorio, fino a diventare Direttore delle vendite.
Per l’esercizio della professione di ISF il Legislatore ha stabilito l’obbligo di laurea in specifiche discipline.
Fino al 2007 potevano accedere a tale professione solo i cittadini in possesso di diploma di laurea in Medicina e Chirurgia, Scienze Biologiche, Chimica con indirizzo organico o biologico, Farmacia, Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, Medicina Veterinaria, Informazione Scientifica sul Farmaco.
Il Decreto legge 3 agosto 2007 ha modificato la normativa, stabilendo le NUOVE LAUREE PER DIVENTARE INFORMATORE (art. 1 , DLS 3 agosto 2007, GU 198 del 27-8-2007):
- laurea in scienze naturali,
- tutti i corsi di laurea specialistica o di laurea magistrale appartenenti alle classi:
classe 9/S - Classe delle lauree specialistiche in biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche;
classe 68/S - Classe delle lauree specialistiche in scienze della natura;
- tutti i corsi di laurea, appartenenti alle classi seguenti, a condizione che siano stati superati gli esami di farmacologia, patologia, tossicologia, chimica farmaceutica e tossicologica, tecnologia e legislazione farmaceutica:
classe 1 - Classe delle lauree in biotecnologie
classe 24 - Classe delle lauree in scienze e tecnologie farmaceutiche.
Da qualche anno è stata istituita presso alcune sedi universitarie anche una laurea breve per Informatore Scientifico del Farmaco.
Le competenze necessarie all'Informatore Scientifico sono costituite da un mix di conoscenze scientifiche e di abilità commerciali. In particolare deve avere elevate conoscenze di base in una delle seguenti discipline: medicina, chimica e tecnologie farmaceutiche, veterinaria, scienze biologiche o farmacia; deve conoscere il mercato, la concorrenza ed il trend dei prodotti in commercio; deve inoltre possedere capacità di analisi e di sintesi sia nei contatti con i medici che nella presentazione dei dati alla propria azienda. Il percorso di carriera è agevolato dalla conoscenza di una lingua straniera, in particolare dell'inglese.
Prima di iniziare la sua attività, l’informatore scientifico dovrà inoltre frequentare un approfondito corso di formazione aziendale, che gli permetterà di conoscere tute le caratteristiche dei medicinali prodotti dall’azienda per la quale andrà ad operare.
Le case farmaceutiche predispongono per tutti i propri Informatori, e in particolare per i neoassunti corsi propedeutici per far conoscere i prodotti, il mercato, la concorrenza e i trend dei prodotti più importanti, nonché elementi di tecniche di comunicazione e di gestione dei potenziali clienti
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