Un settore, quello del controllo qualità, che fino a pochi anni fa deteneva il primato per numero di assunzioni su quasi tutto il territorio nazionale. Insieme al reparto produzione offre ancora opportunità lavorative concrete e grandi possibilità di crescita.
L’industria farmaceutica italiana, infatti, basa la sua sussistenza soprattutto sul reparto manifatturiero, quindi sui poli produttivi presenti su tutto il territorio nazionale. Nel reparto produzione è possibile trovare impiego come capo turno, o come responsabile di un intero reparto produttivo.
Accanto alle linee produttive, esiste poi tutto il controllo qualità sia a livello di processo, che nelle materie prime e sui processi post-produttivi. In effetti il termine Assicurazione di Qualità (Quality Assurance, QA), viene usato per descrivere una ampia serie di attività volte a prevenire problemi di affidabilità e qualità nei processi produttivi. Questo sia che si tratti di materie prime che di prodotti finiti, in campo farmaceutico e non. Tutta la nomenclatura delle norme internazionali di Total Quality Management (ISO, BSI, HACCP), indicano e definiscono i termini esatti di Precisione e Accuratezza (Precision & Accuracy) per le statistiche del Controllo di Processo (Statistical Process Control, SPC)
È una figura professionale in grado di gestire il controllo di produzione e la trasmissione di tutte le informazioni necessarie a certificare la qualità del prodotto o del processo produttivo.
L’addetto al controllo qualità è in grado di sviluppare le tecniche di analisi e controllo della qualità dei processi, di intervenire nella raccolta e redazione dati e nella conseguente revisione dei manuali di qualità e nella stesura di appositi report aziendali. Si occupa di gestire la documentazione relativa all’attività del laboratorio in conformità alle norme di buona fabbricazione e, quando assume ruoli di responsabilità di un settore, collabora alla formazione del personale per quanto concerne gli aspetti tecnici. Nella maggioranza dei casi conosce e cura i rapporti con gli enti di certificazione, operando in stretta collaborazione con il settore regolatorio dell’azienda.
L’addetto al controllo della qualità è responsabile dello svolgimento di analisi di routine e specifiche delle materie prime. Compila i dati per la documentazione delle procedure e i rapporti. Un analista di controllo di qualità passa inoltre in rassegna i dati ottenuti sulla conformità di materiali e procedure, le rivede e le aggiorna. Effettua il controllo analitico chimico, fisico e microbiologico di materie prime, intermedie, principi attivi e prodotti finiti farmaceutici, cosmetici e dietetico-alimentari e materiali di confezionamento. Deve quindi possedere una accurata conoscenza e capacità di gestire i piani di campionamento dei materiali, definire le specifiche e i metodi analitici pertinenti, predisporre le sostanze di riferimento per le analisi, mantenere calibrata la strumentazione per le analisi, convalidare analiticamente i metodi scelti, condurre studi di stabilità dei farmaci.
Sbocchi professionali
L’addetto al Controllo di Qualità ha una preparazione teorica e pratica che gli consente l’inserimento presso strutture pubbliche o private quali, ad esempio:
- industrie farmaceutiche, cosmetiche, dietetico-alimentari e dei prodotti diagnostici;
- strutture del Sistema Sanitario Nazionale;
- centri di studio e di rilevazione tossicologica e ambientale;
- enti preposti alla elaborazione di normative tecniche o alla certificazione di qualità;
- laboratori di biotecnologie applicate;
- Università ed altri enti di ricerca pubblici e privati
Il responsabile di produzione si occupa della gestione di un reparto, dagli operatori alle macchine alle spese relative al mantenimento, deve assicurare che venga rispettato il volume di produzione atteso e che non vengano violati gli standard qualità e di sicurezza.
La produzione ha una rete di relazioni interne ma anche un net di contatti con le altre aree aziendali.Offre inoltre la possibilità di potere conoscere tutti gli aspetti della realtà farmaceutica tramite l'interazione con stabilimenti affini.
"Il mondo dell'industria farmaceutica è in continua evoluzione. I farmaci sono sempre da migliorare sia nel loro aspetto molecolare che tecnologico, di conseguenza soprattutto il reparto produzione si evolve attraverso questi cambiamenti."
In cosa consiste esattamente il suo lavoro?
Il responsabile di produzione si occupa della gestione di un reparto, dagli operatori alle macchine alle spese relative al mantenimento, deve assicurare che venga rispettato il volume di produzione atteso e che non vengano violati gli standard qualità e di sicurezza. In aggiunta c’è la complessità relativa alla tipologia della produzione per uso iniettabile, lavorando prodotti sterili (fiale, e flaconi liofilizzati) che devono rispettare gli standard di qualità più elevati.
Qual è stato l'iter seguito per arrivare a questo ruolo?
Dopo la laurea ho iniziato in quella che si chiamava Scherer, ed ero nel laboratorio di sviluppo. La Scherer (ora Catalent) produce capsule di gelatina molle, all'interno delle quali viene direttamente iniettato il farmaco o il dietetico da incapsulare. Il lavoro del laboratorio di sviluppo è essenzialmente quello di valutare la compatibilità tra farmaco e rivestimento. All'interno della stessa azienda mi sono poi occupato di confezionamento e dopo poco tempo mi sono trasferito alla Pfizer. In quest'ultima azienda inizialmente lavoravo nell'ambito del Quality assurance, seguivo tutto ciò che è inerente alla qualità di tutta l'azienda, dalle procedure alla gestione della documentazione della produzione, addestramento degli operatori e revisione dei sistemi di qualità. Si controllava la metodica con cui lo stabilimento assicura che ogni prodotto rispetti tutte le norme di buona fabbricazione. Il laboratorio del controllo qualità, infatti, controlla il prodotto a campione e in maniera random in ogni lotto. E' quindi fondamentale che il quality assurance “assicuri” la conformità di ogni singola compressa prodotta e operi un monitoraggio continuo dei processi produttivi. A questo punto ho iniziato a dare alla mia carriera un'impronta un po' più gestionale, dal momento che mi sono spostato al settore del supporto tecnico del reparto produzione ed ho iniziato ad avere un gruppo di persone da coordinare. L'ultimo incarico che ho ricoperto in Pfizer è stato quello di responsabile di produzione, posizione che ho mantenuto al momento del passaggio alla Zambon.
Il suo non è uno degli sbocchi più comuni del corso di laurea in Chimica e tecnologia farmaceutiche, era il suo obiettivo già durante gli studi?
Gli impianti dell'industria farmaceutica mi hanno sempre affascinato, quindi il mio percorso è stato un avvicinamento graduale agli impianti. Durante il corso di laurea non pensavo di certo alla posizione di responsabile di produzione, ma lavorando in azienda ho scoperto che mi interessava molto la parte gestionale.
Quali ostacoli ha incontrato all'inizio della sua carriera?
Gli ostacoli si trovano sempre. Anche adesso il mio non è un ruolo che me ne tiene lontano. Quando poi si cambia area o tipo di lavoro gli ostacoli si va proprio a cercarli, se invece si raggiunge una determinata posizione all'interno di un'azienda e si mantiene i problemi tendono a diradarsi, a meno che non cambi l'ambiente circostante o il vertice aziendale. Tutto dipende dalla propria indole e dalle proprie esigenze: io senza ostacoli mi annoio. Le difficoltà iniziali possono comunque essere rappresentate dalla novità dell'ambiente. Bisogna imparare a conoscere la realtà aziendale e le regole che la disciplinano. Tutto è più semplice se, come me, si proviene da un laboratorio di tesi già abbastanza disciplinato, che fornisce già delle buone basi. L'azienda è una sorta di microcosmo autoregolato, con delle dinamiche relazionali che si imparano con il tempo, quindi un'altra delle difficoltà può venire dal rapporto con i colleghi.
Quali caratteristiche occorrono per svolgere la sua professione?
E' molto importante essere pazienti e poco ansiosi, perchè l'imprevisto è all'ordine del giorno. Dovendo coordinare il lavoro di diverse persone che svolgono operazioni complesse, bisogna mettere in conto eventi che vanno dall'infortunio ai lotti di prodotti che presentano problemi, fino ad errori procedurali. Nell'ambito delle produzioni sterili c'è inoltre l'impegno nell'addestramento degli operatori, l'attenzione al microbiologico e all'estrema facilità di contaminazione sulla linea. L'eterogeneità dei gruppi di lavoro richiede poi la diplomazia e la capacità relazionale di cui parlavo anche prima.
La parte più bella di questa professione?
La negoziazione. Le diverse relazioni che si instaurano ogni giorno, dal momento che la produzione ha una rete di relazioni interne ma anche un net di contatti con le altre aree aziendali, non sempre facile da gestire. La produzione offre inoltre la possibilità di potere conoscere tutti gli aspetti della realtà farmaceutica tramite ad esempio lo scambio con stabilimenti affini, e che hanno metodologie e impianti di tipo più o meno innovativo.
Mi sembra di intuire che sia un lavoro al passo con i tempi...
Si, tantissimo. Il mondo dell'industria farmaceutica è in continua evoluzione. I farmaci sono sempre da migliorare sia nel loro aspetto molecolare che tecnologico, di conseguenza soprattutto il reparto produzione si evolve attraverso questi cambiamenti. Ci sono forse delocalizzazioni e spostamenti delle produzioni di alcune grandi aziende, ma anche questo mi sembra molto in linea con i nostri tempi. E' indubbio che bisogna essere pronti al cambiamento e allo spostamento: i ruoli nella loro denominazione rimangono invariati ma non nei loro contenuti.
Cosa consiglia ai giovani che vogliano intraprendere questa carriera?
Cercare di avere il maggior numero di contatti possibile con le aziende, per capire come si lavora e che cosa realmente si può fare in un'industria prima della laurea. Guardare anche agli altri reparti e non rimanere focalizzati solo su quello che si fa. Se l'unico modo per entrare in un'azienda è transitare da un reparto poco affine alle proprie inclinazioni può anche andar bene, purchè si tratti solo di un transito, accompagnato da tanta tenacia e capacità di chiedere un cambiamento verso i ruoli che costituiscono il proprio obiettivo lavorativo.
Intervista ad Alessandro
Migliorati – Assistente del Capo reparto produzione
Ancora un’incursione nell’ affascinante mondo del reparto produzione di un’azienda farmaceutica. La Menarini per essere precisi (
www.menarini.it). Una grande azienda italiana che proprio lo scorso anno ha festeggiato 125 anni di attività e di storia, perché alcuni dei prodotti di questa azienda hanno fatto la storia del prodotto farmaceutico italiano, e promettono ancora grandi successi.
A parlarcene è Alessandro Migliorati, giovane assistente del Capo Reparto preparazioni, a conferma di quanto alcune professioni a volte poco conosciute possano riservare gradite sorprese e opportunità di crescita professionale.
Dottor Migliorati, in cosa consiste il suo lavoro?
Il mio ruolo è quello di Assistente del Capo reparto preparazioni, nel reparto di preparazione di solidi orali. Siamo inseriti nel reparto produzione, che più in generale comprende anche l’area dedicata al packaging.
La nostra azienda produce più di 80 prodotti all’interno del gruppo dei solidi orali. Questo, tradotto in numeri e volume di produzione, significa circa 100 milioni di compresse e capsule ogni mese. Ovviamente divisi in diverse aree terapeutiche, si producono infatti specialità medicinali nel settore antinfiammatori, antipertensivi, antidiabetici.
In coordinazione con il capo reparto, mi occupo di gestire le varie attività del reparto. Questo richiede un impegno su tre fronti diversi. Innanzitutto è necessaria una profonda conoscenza delle apparecchiature presenti sulla linea produttiva, parlo di granulatori a letto fluido, bassine, opercolatrici, comprimitrici. In secondo luogo esiste una parte più amministrativa del lavoro, dal momento che quotidianamente ci interfacciamo con il magazzino per gli approvvigionamenti. Infine, l’aspetto gestionale, quello cioè che riguarda il coordinamento dei 27 operatori presenti in reparto, distribuiti su diversi turni. A noi spetta il compito di assicurare una omogeneità di servizio, per fare in modo che la linea sia sempre operativa e non ci siano ritardi nella produzione.
Una produzione differenziata, che richiede quindi la gestione di un grande numero di variabili?
Certo, ogni tipologia di prodotto segue una linea produttiva con i suoi protocolli e le apparecchiature dedicate. Forse questo è l’aspetto più in linea con il percorso di studi, quello più tecnico.
Parliamo del suo percorso: laureato nel 2009 alla Sapienza in CTF, e poi?
Poi ho avuto una breve esperienza lavorativa per una ditta che si occupa di ossigenoterapia domiciliare, con sede a Torino. In seguito ho sostenuto un primo colloquio con la Menarini a Pomezia. Sono seguiti altri due colloqui, a Firenze e poi a L’Aquila, nel corso dei quali ho incontrato anche il responsabile generale del Manifacturing dell’azienda. Ho iniziato dopo poco tempo, e da gennaio di quest’anno ricopro l’incarico di cui vi ho parlato con un contratto a tempo indeterminato.
Un ruolo molto impegnativo, quanto l’hanno aiutata gli esami sostenuti durante il corso di laurea e quanto invece è frutto di un impegno sul campo?
In realtà avere delle solide basi è sempre un buon punto di partenza. Durante il corso di studi esiste un esame che ci forma sulle apparecchiature presenti nei vari reparti delle industrie farmaceutiche. E’ ovvio che ogni azienda abbia poi macchine di tipo diverso, che vanno studiate ex novo e il cui funzionamento deve essere compreso in ogni dettaglio, se si vuole lavorare nell’ambito produzione. Questo però è un lavoro che si fa sul campo, tramite i corsi organizzati dalle aziende fornitrici delle apparecchiature, e documentandosi anche a titolo personale, per essere sempre pronti a gestire l’imprevisto, che su una linea può capitare.
Svolgete alcuni compiti in cooperazione con altri reparti, ad esempio il controllo qualità?
Si, intanto, parlando di apparecchiature, esiste un team di ingegneri e manutentori per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle macchine. Per quanto riguarda invece il controllo qualità, noi effettuiamo un primo controllo puramente qualitativo, sull’aspetto esteriore delle compresse e delle altre preparazioni del reparto. Dopo si passano dati e campioni al reparto quality assurance, che procede con le analisi quantitative.
Quale aspetto del suo lavoro la affascina maggiormente?
Sicuramente tutto quello che afferisce alla tecnica, la comprensione e il funzionamento dei macchinari. E’ un lavoro che richiede molta praticità e voglia di mettersi in gioco, anche in campi diversi. Pensate anche alla revisione dei fogli di lavorazione, o alla gestione del personale.
Quindi è necessaria molta pragmaticità per la sua professione, e poi?
La professionalità, ma quella credo sia una prerogativa essenziale in qualsiasi ambito lavorativo. E poi certo, la praticità, è fondamentale. Non bisogna avere paura di mettere le mani sulle macchine, bisogna essere curiosi e documentarsi costantemente.
Ci si trova a contatto con persone molto differenti fra loro, ed è necessario sapere armonizzare il gruppo di lavoro. Molti degli operatori lavorano sulla linea da diversi anni, quindi bisogna conciliare assertività e capacità di accogliere l’esperienza che hanno acquisito nel tempo.
Se potesse tornare indietro cambierebbe qualcosa del suo percorso formativo e professionale?
Ho iniziato a lavorare subito dopo la laurea, quindi non ho avuto il tempo di fare un’esperienza all’estero. Anche se conoscevo l’inglese, un’esperienza di questo tipo credo sia sempre molto utile e formativa, sia per perfezionare la conoscenza dell’inglese, sia per interfacciarsi con ambienti diversi.
Un’ultima domanda, crede che sia un lavoro adatto ai giovani, e soprattutto quante possibilità reali esistono in questo momento?
Si, l’importante è che abbiano voglia di imparare qualcosa di nuovo. Vorrei inoltre sottolineare che l’azienda manifatturiera italiana, conta nel settore farmaceutico circa 20.000 dipendenti laureati. E’ un settore trainante, che offre molte prospettive. Quanto sia saturo è difficile dirlo, però è numericamente più significativa la possibilità di trovare lavoro in produzione rispetto a molti altri settori. Si può iniziare anche da neo-laureati, quello che fa la differenza sono la passione e la voglia di crescere.Ancora un’incursione nell’affascinante mondo del reparto produzione di un’azienda farmaceutica. La Menarini per essere precisi (www.menarini.it). Una grande azienda italiana che proprio lo scorso anno ha festeggiato 125 anni di attività e di storia, perché alcuni dei prodotti di questa azienda hanno fatto la storia del prodotto farmaceutico italiano, e promettono ancora grandi successi.
A parlarcene è Alessandro Migliorati, giovane assistente del Capo Reparto preparazioni, a conferma di quanto alcune professioni a volte poco conosciute possano riservare gradite sorprese e opportunità di crescita professionale.
Descrizioni di profili professionali biotech nei settori Quality Control e Manufacturing and Production
Quality Control Analyst
A quality control analyst is responsible for conducting routine and nonroutine analysis of raw materials. He or she compiles data for documentation of test procedures and reports abnormalities. A quality control analyst also reviews data obtained for compliance with specifications and reports abnormalities. He or she revises and updates standard operating procedures and may perform special projects on analytical and instrument problem solving. An entry-level quality control analyst's position requires a bachelor of science degree in a scientific discipline or equivalent and a minimum of 0 to 2 years' experience in quality control systems.
Quality Control Engineer
A quality control engineer is responsible for developing, applying, revising, and maintaining quality standards for processing materials into partially finished or finished products. He or she designs and implements methods and procedures for inspecting, testing, and evaluating the precision and accuracy of products and prepares documentation for inspection testing procedures. Depending on the job level, a quality control engineer is responsible for ensuring conformance to in-house specifications and good manufacturing practices and may conduct training programs. He or she may also be responsible for and supervise the development and efforts of a quality control engineering group. The entry-level job requires a bachelor of science degree or equivalent and a minimum of 0 to 2 years' experience in quality control systems.
Environmental Health and Safety Specialist
An environmental health and safety specialist is responsible for developing, implementing, and monitoring industrial safety programs within the company. He or she inspects plant areas to ensure compliance with Occupational Safety and Health Administration (OSHA) regulations. He or she evaluates new equipment and raw materials for safety, and monitors employee exposure to chemicals and other toxic substances. A safety specialist, depending on the job level, may also conduct training programs in hazardous waste collection, disposal, and radiation safety regulations. An entry-level safety specialist job requires a bachelor of science degree or equivalent and a minimum of 0 to 2 years' related experience.
Quality Assurance Auditor
A quality assurance auditor is responsible for performing audits of production and quality control. He or she ensures compliance to in-house specifications, standards, and good manufacturing practices. The job requires a bachelor of science degree in a scientific discipline or equivalent and a minimum of 0 to 2 years' experience in biological or pharmaceutical manufacturing.
V
alidation Engineer
A validation engineer is responsible for the calibration and validation of equipment and systems and for assisting in the selection, specification, and negotiation of competitive pricing of equipment. He or she maintains all of the documentation pertaining to qualification and validation and serves as an information resource for validation technicians, contractors, and vendors.At the entry-level, the job requires a bachelor of science degree or equivalent, with 0 to 2 years' related experience.
Validation Technician
An entry-level validation technician would be responsible for developing, preparing the installation of, and revising test validation procedures/protocols to ensure that a product is manufactured in accordance with appropriate regulatory agency validation requirements, internal company standards, and current industry practices. A validation technician compiles and analyzes validation data, prepares reports, and makes recommendations for changes and/or improvements. He or she may also investigate and troubleshoot problems and determine solutions. He or she maintains appropriate validation documentation and files. An entry-level validation technician requires a high school diploma or equivalent and a minimum of 0 to 2 years' related experience.
Manufacturing
and Production
Product Development Engineer
A product development engineer, at the entry level, is responsible for the design, development, modifications to, and enhancements of existing products and processes. The position is involved in new product scale-up, process optimization, technology transfer, and process validation. He or she ensures that processes and design implementations are consistent with good labor and manufacturing practices. A product development engineer may also be responsible for contact with outside vendors and for the administration of contracts to accomplish goals. A product development engineer works on problems of moderate scope, where analysis of a situation or data requires a review of identifiable factors. The job requires a bachelor of science degree or equivalent and 0 to 2 years' related experience.
Production Planner Scheduler
A production planner scheduler is responsible for planning, scheduling, and coordinating the final approval of products through the production cycle. He or she coordinates production plans to ensure that materials are provided according to schedules to maintain production and provides input to management. When necessary, a production planner scheduler works with the Customer Service, Marketing, Production, Quality Control, and Sales departments to review back order status, prioritize production orders, and deal with other potential schedule interruptions or rescheduling. An entry-level production planner scheduler requires a bachelor's degree or equivalent and a minimum of 0 to 2 years' related experience.
Manufacturing Technician
Manufacturing technicians are responsible for the manufacture and packaging of potential and existing products. They operate and maintain small production equipment; weigh, measure, and check raw materials, and ensure that manufactured batches contain the proper ingredients and quantities. They maintain records and clean production areas to comply with regulatory requirements, good manufacturing practices, and standard operating procedures. A manufacturing technician may also assist with in-process testing to make sure that batches meet product specifications. An entry-level position requires an associate degree in science and a minimum of 0 to 2 years' related experience in a manufacturing environment.
Packaging Operator
A packaging operator uses manual and/or automated packaging systems to label, inspect, and package final container products. He or she also enters data and imprints computer-generated labels, maintains records, and maintains the manufacturing/ production area to comply with regulatory requirements, good manufacturing practices, and standard operating procedures. A packaging operator may also perform initial checks of completed documents for completeness and accuracy. The position requires a high school diploma or equivalent and a minimum of 0 to 2 years' experience in a manufacturing environment.
Manufacturing Research Associate
A manufacturing research associate is responsible for the implementation of production procedures to optimize manufacturing processes and regulatory requirements, and has responsibilities in packaging and distribution processes. He or she may also help maintain production equipment. The position requires a bachelor of science degree in a scientific discipline or equivalent and a minimum of 0 to 2 years' experience in a manufacturing environment.
Instrument / Calibration Technician
An entry-level instrument/calibration technician is responsible for performing maintenance, testing, troubleshooting, calibration, and repair on a variety of circuits, components, analytical equipment, and instrumentation. He or she also calibrates instrumentation, performs validation studies, and specifies and requests purchase of components. He or she analyzes results, may develop test specifications and electrical schematics, and maintains logs and required documentation. An instrument/calibration technician also maintains spare parts inventories and may prepare technical reports with recommendations for solutions to technical problems. An associate degree in electronics technology or equivalent is required, as is a minimum of 0 to 2 years' related experience.
Biochemical Development Engineer
A biochemical development engineer is responsible for the design and scale-up of processes, instruments, and equipment from the laboratory through the pilot plant and manufacturing process. He or she assists the manufacturing operations in problem solving with regards to equipment and systems and participates in the design and start-up of new manufacturing facilities and equipment. He or she develops and recommends new process formulas and technologies to achieve cost effectiveness and product quality. A biochemical development engineer also establishes operating equipment specifications and improves manufacturing techniques. A biochemical development engineer is involved in new product scale-up, process improvement, technology transfer, and process-validation activities. He or she works with various departments to ensure that processes and designs are compatible for new product technology transfer and to establish future process and equipment automation technology. The position requires a bachelor of science degree in biological, chemical, or pharmaceutical engineering, or a related discipline. A minimum of 0 to 2 years' experience is also required, preferably in the areas of pharmaceutical processes or research product development.
Process Development Associate
A process development associate is responsible for the implementation of production procedures to optimize manufacturing processes and regulatory requirements. He or she may also assist in process development, in creating scalable processes with improved product yield and reduced manufacturing systems costs. A process development associate, at the entry level, may also be involved in packaging and distribution processes and in the maintenance of production equipment. He or she may research and implement new methods and technologies to enhance operations. The position requires a bachelor of science degree in a scientific discipline or equivalent and a minimum of 0 to 2 years' experience.Assay Analyst
An assay analyst is responsible for doing cell cultures and performing assays and tests on tissue and cell cultures following standard protocols. He or she prepares glassware, reagents and media for cell culture use. He or she also performs, prepares and maintains tissues and cell cultures and maintains records required by good manufacturing procedures. An assay analyst also participates in the modification of assay procedures for routine implementation. The position requires a high school diploma or equivalent and a minimum of 0 to 2 years' related experience.
Manufacturing Engineer
A manufacturing engineer is responsible for developing, implementing, and maintaining methods, operation sequences, and processes in manufacturing. He or she works with the engineering department to coordinate the release of new products. He or she estimates manufacturing costs, determines time standards, and makes recommendations for process requirements of new or existing product lines. As required, a manufacturing engineer also maintains records and reporting systems for the coordination of manufacturing operations. An entry-level job as a manufacturing engineer requires a bachelor of science degree in a scientific discipline or equivalent and a minimum of 0 to 2 years of related experience, preferably in research product development or a manufacturing environment.